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Sports hernia (sport ernia)

 

 

Sports hernia (sport ernia)

Con il termine sports hernia (sport ernia) si descrive una condizione di debolezza della parete addominale a livello della parete posteriore del canale inguinale. La particolarità della sports hernia (sport ernia) è che ….”non è un’ernia!” ossia  non vi è nessuna erniazione attraverso la parete addominale ma solo uno sfiancamento della stessa. Per tale motivo, il termine sports hernia (sport ernia) è stato fortemente criticato in quanto fuorviante agli occhi sia del paziente che del medico. Negli Stati Uniti ed in generale nella letteratura anglosassone si tende a sostituire il termine sports hernia (sport ernia) con athletic pubalgia.  Nonostante ciò, sports hernia (sport ernia) è un termine ancora largamente usato anche se si segnalano numerosi tentativi delle società scientifiche italiane e internazionali per adottare una terminologia più adeguata.

La causa di questo cedimento della parete addominale, tipico di molte attività sportive ed in particolare, per quanto riguarda gli sport praticati in Italia, del calcio, va ricercata nei repentini cambi di direzione associati o meno a torsione del busto sulla pelvi. La sports hernia (sport ernia) è una patologia che interessa quasi esclusivamente il sesso maschile e va investigata con grande attenzione quando sintomi simili si ritrovano nel sesso femminile. All’inizio, probabilmente, in buona parte dei casi, quello che avviene è un vero e proprio strappo muscolare in particolare a carico dei muscoli obliqui e della fascia trasversa dell’addome che contribuisce a formare la parete posteriore del canale inguinale. Un’altra struttura che può essere coinvolta, ed eventualmente corresponsabile della sintomatologia, è l’inserzione del retto anteriore sul margine superiore dell’osso pubico. Molti Autori hanno descritto le lesioni anatomiche responsabili della sports ernia (sport ernia) e grande è la confusione sotta al cielo. Per chi desideri approfondire biomeccanica ed eziopatogenesi della sports hernia si rinvia al capito di Gerhardt, Brown e Giza.

Sports hernia (sport ernia)

Sports hernia (sport ernia)

 Tipicamente lo sportivo racconta che ha sentito un dolore acuto inguinale o nel basso addome a seguito di un movimento di torsione e scatto con piede fisso a terra. E ‘molto raro che una sports hernia (sport ernia) evolva in una vera e propria ernia inguinale, al contrario è tutt’altro che infrequente osservare una cronicizzazione del dolore inguinale. Il meccanismo con cui si cronicizza il dolore è, in buona parte, oramai conosciuto. La lesione della parete addominale bassa, quale che sia la struttura anatomica maggiormente coinvolta, diviene insufficiente e la sua resistenza allo stress imposta dal gesto sportivo incapace di stabilizzare la pelvi a fronte delle forti sollecitazioni esercitate dalla muscolatura della coscia. In pratica gli adduttori ed il retto anteriore quadricipitale sovrastano la muscolatura addominale bassa e questo comporta una instabilità della emipelvi che aumenta il suo tilt anteriore e pone le basi per la cronicizzazione del dolore.

sollecitazioni della muscolatura della coscia

sollecitazioni della muscolatura della coscia

La diagnosi di questa entità è fondamentalmente clinica. L’esame clinico deve essere completo e volto ad identificare ed escludere patologie dell’anca, della colonna, della cavità addominale. In particolare queste ultime sono spesso responsabili di sindromi simili alla sports hernia nel sesso femminile. A seguire l’esaminatore deve esplorare il canale inguinale, gli adduttori, la muscolatura addominale, l’articolarità dell’anca, della colonna lombare ed il tilt pelvico. Gli esami strumentali impiegati sono fondamentalmente l’ecografia e la risonanza magnetica anche con test dinamici eseguiti durante l’esame. E’ importante ricordare che molto molto raramente queste indagini visualizzano il cedimento della sports hernia la cui diagnosi rimane prettamente clinica mentre possono identificare lesioni associate (adduttori, pube, anca, retto femorale, etc)  ed essere utili a comprendere appieno il quadro patologico del singolo paziente. In definitiva quasi sempre una risonanza magnetica richiesta per sports hernia ci tornerà con un referto negativo.

Il trattamento dipende ovviamente dal quadro clinico e dalla durata dei sintomi. La letteratura non riporta risultati molto soddisfacenti con il trattamento conservativo che rimane comunque quello di prima scelta sia che si tratti di sintomi prevalentemente adduttori che misti adduttori/inguinali.

Allo sportivo viene chiesto di fermarsi e ci si concentra a sfiammare la regione e successivamente, normalmente dopo 7-14 giorni, a ricostruire la “core stability” ossia la corretta sincronia e bilanciamento tra la muscolatura del tronco e gli arti inferiori. Qualora i sintomi non regrediscano o si ripresentino precocemente dopo il ritorno al gesto atletico è indicato il trattamento chirurgico che può includere oltre alla plastica di rinforzo addominale anche una sezione degli adduttori e/o la denervazione dei nervi sensitivi della parete addominale. La maggior parte degli atleti sono in grado di tornare allo sport da 4 a 12 settimane dopo l’intervento chirurgico. I risultati chirurgici, con una corretta diagnosi, sono buoni con oltre il 90% dei pazienti che sono in grado di tornare all’attività sportiva. In alcuni pazienti si può andare incontro ad una recidiva ed in tal caso la riparazione chirurgica dovrà essere ripetuta.

anatomia della parete addominale

anatomia della parete addominale

Anatomia della parete addominale. L’animazione mostra ai differenti strati della parete addominale: cute, fascia superficiale, muscolo obliquo esterno, muscolo obliquo interno, muscolo traverso, fascia trasversalis, peritoneo 

 

 

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